da dove proviene l’anima etico-culturale di Religions Free
Come ReligionsFree vuol dire non “contro” ma “finalmente” liberi da qualsiasi religione organizzata, così NonCredo vuole esserne lo strumento culturale che alimenta speranze e consapevolezza di ogni NonCredente, cioè di ogni corretto cittadino che nel rispetto delle leggi, dell’etica condivisa e della solidarietà umana opta responsabilmente per la cultura del dubbio, per la consapevole autonomia della coscienza e per la libertà di pensiero. Sono i fini statutari della Fondazione ReligionsFree Bancale, editrice di NonCredo, che qui esponiamo, che legittimano questo blog a rappresentare la voce culturale identitaria di quella vasta categoria di ottimi cittadini laici che sono i NonCredenti.
Lo Statuto della Fondazione, registrato da un notaio e presso il ministero degli Interni, definisce la Fondazione come :”Culturale, Umanitaria, Volontaristica, Laicistica e Senza fini di lucro”.
Il fondatore che la ha creata, patrimonializzata e finalizzata a degli obbiettivi etici e culturali, si chiama Paolo Bancale. Attualmente la Fondazione è conosciuta per i dibattiti che organizza nel suo auditorium ma soprattutto come editrice della rivista “NonCredo” prima e del blog adesso.
Le anime di di NonCredo per questi motivi sono: fare cultura, far comprendere, portare avanti un progetto, alitare un ideale di laicità, di uguaglianza di diritti, di nobilitazione di qualsiasi dubbio che ci porti a pensare, a cercare, a decidere in proprio rigettando la cloroformizzazione delle coscienze operata attraverso l’ipnosi delle adesioni a-critiche per fede.
NonCredente vuole significare il NON riconoscersi in alcuna religione organizzata, strumento di potere e di infinite astuzie, per respirare, invece, l’Etica pura della spiritualità, e NonCredo vuole esserne lo strumento culturale che alimenta speranze e consapevolezza di ogni NonCredente, cioè di ogni corretto cittadino che nel rispetto delle leggi, dell’etica condivisa e della solidarietà umana opta responsabilmente per la cultura del dubbio, per la consapevole autonomia della coscienza e per la libertà di pensiero. Da cittadino leale e trasparente non ha altri padroni se non la propria coscienza ed il proprio paese e pertanto non si troverà mai nel pericoloso conflitto di dover scegliere fra essi e gli interessi o i dettami di una religione e di un clero, quali che essi siano.